Il desiderio di un bambino è il risultato dell’evoluzione esistenziale individuale. Esso dipende:
– dallo sviluppo delle personalità individuali;
– dai processi interpersonali tra i partners;
– dalle dinamiche familiari;
– dai processi socioculturali;
– da fattori economici;
Questi fattori psicosociali modulano il desiderio di avere un bambino. Se questo desiderio non viene soddisfatto naturalmente, allora il problema della infertilità diviene evidente, e ciò può generare una ferita narcisistica che diminuisce il proprio senso di sicurezza.
I membri della coppia possono vivere sentimenti di disperazione, sensi di colpa ed angoscia. Il problema della sterilità può trasformarsi in una sofferenza all’interno della relazione di coppia.
Numerosi studi condotti a riguardo sostengono che le conseguenze principali sia per la coppia che per l’individuo sono le sofferenze e i problemi psicologici. Nello specifico ciò potrebbe provocare l’esordio di possibili stati di depressione, ansia, isolamento sociale, senso di inefficacia, e inoltre, potrebbe causare l’emergere di disturbi psicosomatici. Questo stato di malessere potrebbe coinvolgere diverse aree della vita, oltre a quella coniugale, come ad esempio quella sessuale, valoriale, lavorativa e relazionale interpersonale.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) valuta che circa 8-10% delle coppie ha problemi di sterilità e trasferendolo su una scala mondiale, significa che 50-80 milioni di persone soffrono di questo problema (Organizzazione Mondiale della Sanità, 2011). Nello specifico in Italia il 15% delle coppie è infertile (Ministero della Salute, 2011)
Negli ultimi due decenni le tecniche di procreazione assistita hanno fatto molti passi in avanti.
Trattamenti come la fecondazione in vitro (FIVET), le microiniezioni (ICSI) e la fecondazione eterologa (donazione di ovociti o sperma) hanno generato nuove speranze per molti pazienti affetti da infertilità.
C’è il pericolo che il problema sia ridotto ai soli aspetti biologici e medici, mentre è importantissimo prestare attenzione agli aspetti emotivi e psicosociali, attraverso una consulenza psicologica che sia mirata e specifica.
Gli obiettivi della consulenza psicologica sono:
La consulenza psicologica potrà essere inoltre utilizzata per aiutare le coppie a prendere decisioni riguardanti la continuazione o la fine del trattamento e la discussione di alternative alla maternità/paternità, come l’adozione o l’affidamento, e/o potrà essere usata per scoprire un tipo di vita piena e significativa anche senza figli.